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Il Microfono: la Risposta in Frequenza

Per la scelta di un microfono è Importante valutare anche la già citata “risposta in frequenza”, cioè la sensibilità del microfono alle diverse frequenze, alle diverse distanze. Anche essa è rappresentata in modo visuale tramite un diagramma cartesiano che trovate sulle istruzioni del microfono, ed è una curva che rappresenta sulle ascisse la frequenza presa in esame, e sulle ordinate il guadagno o l’attenuazione in dB della corrispondente frequenza.

Ogni microfono ha la sua personale risposta in frequenza e, a causa delle caratteristiche costruttive delle capsule, della differente qualità dei materiali esterni e dei filtri antisoffio interni, si trovano spesso “decadimenti” in prossimità delle frequenze più basse o più alte, o esaltazioni delle alte frequenze seguite da un immediato decadimento.

Questo è normale, e in base al microfono e all’utilizzo che ne dovete fare (voce, canto, strumenti) può creare un effetto più o meno piacevole. Pensate che persino fra microfoni dello stesso modello e della stessa linea di produzione vi sono risposte differenti, infatti in alcuni casi, su richiesta, i microfoni professionali vengono venduti appaiati (“paired”) in modo da effettuare riprese stereofoniche perfette con microfoni tecnicamente identici.

Spesso sui grafici potrete trovare diverse curve rappresentate sullo stesso piano: esse si riferiscono alle risposte in frequenza in relazione alla distanza di ripresa dalla sorgente del suono, e questo avviene perché la sensibilità alle frequenze basse aumenta avvicinandosi al microfono creando quello che si chiama comunemente “effetto prossimità”, che a volte può essere ricercato volutamente per enfatizzare i bassi, altre volte può essere sgradevole e necessita di una correzione successiva dell’audio, tramite equalizzazione.

Generalmente è sempre meglio risolvere all’origine questo tipo di problema, quindi si consiglia di porre un filtro antipop davanti al microfono al fine di permettere allo speaker di parlare ad una distanza ben precisa e calibrata. Inoltre, in via del tutto teorica si potrebbe pensare che un microfono con curva quanto più piatta possibile dovrebbe essere migliore.

In realtà i microfoni totalmente “flat” sono microfoni professionali utilizzati quasi esclusivamente per le misurazioni ambientali e per i test degli impianti audio, a volte anche per le riprese di strumenti musicali, ma non è assolutamente detto che vadano bene per riprese vocali.

Infatti non esiste un metodo universale per stabilire quale microfono suoni meglio, e l’unico consiglio che mi sento di darvi è quello di comprarne uno solo dopo avere avuto occasione di provarlo, collegato ovviamente ad un impianto decente che non ne alteri le caratteristiche (e molti negozi seri danno questa possibilità).

Articolo a cura Luca De Florio

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