HomeMagazinePeppino Impastato e Radio Aut: quando combattere la Mafia si può

Peppino Impastato e Radio Aut: quando combattere la Mafia si può

Il 9 maggio del 1978 un grande evento sconvolge la storia italiana: Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, viene ucciso dalle Brigate Rosse. Tutta la Nazione resta attonita di fronte al bagagliaio della Renault rossa parcheggiata in via Caetani, a Roma, contenente il corpo di Moro. Lo stesso giorno in Sicilia, viene trovato morto Peppino Impastato: il suo corpo è dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani. Ad ucciderlo la Mafia.

Una storia triste, ma una storia coraggiosa quella di Impastato. Molti conoscono la vita di questo giovane di Cinisi, vicino Palermo, molti altri continuano a saperne poco, e quando si tratta di combattere la Mafia parlarne (e scriverne, in questo caso) non è mai abbastanza.

Noi di Radiospeaker.it vogliamo omaggiare Peppino Impastato, parlandone “radiofonicamente”, visto che la stragrande maggioranza dell’attività comunicativa di Impastato fu fatta attraverso l’etere, attraverso quella Radio Aut, fondata a Terrasini nel 1977, a lui tanto cara.

Ogni venerdì sera Peppino metteva in atto il programma di satira  “Onda Pazza”, in cui denunciava i potenti mafiosi di Cinisi e dintorni, i politici corrotti e inchiodando  alle proprie responsabilità il boss Gaetano Badalamenti, ironicamente apostrofato con il nome di “Tano seduto”. Non si risparmiava nessuno, venivano fatti nomi e cognomi, luoghi, appalti truccati, si denunciavano spaccio di droga ed estorsione, crimini mafiosi di ogni tipo, ma con ironia, satira, ridicolizzando i boss e, con questa tecnica, affievolendo la paura della popolazione. Poi Peppino decide di candidarsi alle elezioni comunali del 1978. La Mafia non accetta questa sfida e colpisce nell’unico modo in cui sa colpire, uccidendolo ferocemente. La popolazione premia comunque Impastato, che vince le elezioni simbolicamente.

Radio Aut morì pochi mesi dopo il suo grande protagonista, cessando le trasmissioni.

La storia di Impastato così come quella della radio da dove proclamava la sua guerra ai mafiosi è stata raccontata nel film di Marco Tullio Giordana, “I Cento Passi”, da cui ci vediamo il meglio delle scene ambientate a Radio Aut.

https://www.youtube.com/watch?v=n7Fm-chNosE

Perché, forse è proprio grazie alla Radio, ai discorsi fatti attraverso i suoi microfoni, che Peppino non è mai morto, e 33 anni dopo è ancora qui a sbeffeggiare la Mafia.

Articolo di Paola Coda

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