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Quale fu il primo giornale Radio?

Siamo abituati ad associare la parola gr al giornale radio di oggi, sorto ufficialmente nel 1992 quando tutte le emittenti sono state obbligate a fornire servizi informativi, scanditi da un clock che separa il notiziario dalla musica secondo la formula americana “Music&News”. Sottolineo ufficialmente proprio perchè già durante gli anni settanta le radio libere proposero nuovi modelli di informazione, dove però spesso non c’era un divario netto tra informazione ed intrattenimento, ma massima sperimentazione.

Le uniche emittenti che in quegli anni fecero una sistematica informazione furono “Radio Radicale”, “Radio Popolare” e “RTL 102.5”. Per il resto fino al 1974 l’informazione rimase monopolio della RAI.

Ma prima ancora? Da dove ha origine il giornale radio?

Agli albori dell’informazione radiofonica ci fu la diffusione dei comunicati dell’Agenzia Stefani, che l’URI (Unione Radiofonica Italiana) utilizzava come bollettino per i naviganti. Al microfono non c’erano giornalisti, ma lettrici. La più famosa fu Maria Luisa Boncompagni che aveva il compito di dattilografa e annunciatrice. Nel 1928 va ricordato che l’URI assunse la denominazione di EIAR (Ente Italiano per le audizioni radiofoniche), e poi da EIAR di RAI (Radio Audizioni Italia) nel 1944.

Fu il 7 gennaio 1929 che si parlò di giornale parlato, e non ancora di giornale radio, quando per la prima volta andò in onda da Roma. Veniva trasmesso tre volte al giorno: alle 14, alle 16 e alle 19.50. Ad ottobre 1929 grazie alla direzione di Pio Casali, si formò a Milano la prima redazione radiofonica. E dopo poco, il 15 giugno del 1930, si iniziò ad usare il termine giornale radio in relazione alle edizioni del notiziario trasmesse da Milano e Torino, e successivamente anche da Napoli e Roma. I grandi cambiamenti del gr si verificano tra il 1931 e il 1934: non più solo voci femminili, ma maschili, e la cronaca dal vivo.

Nella fase che precede l’informazione degli anni settanta ci sono due figure molto importanti. Quella di Antonio Piccone Stella che fu alla guida del gr ben due volte. La prima tra il 1935 e il 1936 e la seconda nel 1947 come responsabile del Giornale Radio Rai. Durante questa seconda fase, nel 1948, pubblicò “Il Giornale Radio. Guida pratica per quelli che parlano alla radio e per quelli che l’ascoltano”. E quella di Carlo Emilio Gadda che nel 1953 scrisse “Norme per il giornalismo radiofonico”, testo che stabiliva delle regole per parlare al microfono. Inoltre nel 1951 con l’inaugurazione del Secondo Programma prendeva vita un giornale radio dalla durata di mezz’ora, dalle 20.00 alle 20.30, dal nome “Radiosera”.

Questo spazio rappresentava una novità per il modo di presentare le notizie, ogni argomento (politica, cronaca, costume e attualità) era separato da una sigla e lo stile, era quello di una narrazione che permetteva di trasformare gli eventi in qualcosa di coinvolgente.

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