Radio show Italia: la visione in rosa di Paola Galisai
Quando parliamo di web radio pensiamo all’evoluzione che non inciampa e che, anzi, fa voli pindarici.
E qui trattasi di fatto che non si discute. Se poi entriamo nel dettaglio, Radio Show Italia è una delle realtà al tricolore che nasce da una visione 2.0 tutta al femminile e che, a giudicare dai numeri collezionati da cinque anni a questa parte, pare abbia colto proprio la direzione giusta.
Lei si chiama Paola Galisai, classe 1977 e di sangue sardo, una Laurea in Economia e Commercio e un Master in Comunicazione d’impresa in saccoccia, l’1 aprile 2012 ci prova e fa centro: va per la prima volta online con la sua creatura tutta radio e tutta web.
La storia è questa e ci piace assai e, noi di Radiospeaker, ce la siamo fatta raccontare per bene.
1. Mettiamola così. Noi che generazione millennium non siamo, quando pensiamo alla radio ci viene in mente un elettrodomestico al quale ti avvicini per ascoltare musica. Ma qui parliamo di web radio, cioè la musica che si avvicina a te ovunque tu ti trovi. Ci racconti la tua idea di web radio, appunto, e com’è nata Radio Show Italia?
“E’ vero non siamo tecnicamente dei “millenial”, ma il mondo corre e dobbiamo stare al passo. L’idea di Radio Show Italia risale a 5 anni fa quando i social network si stavano facendo strada prepotentemente e di li a poco sono letteralmente esplosi. Nel frattempo, lo smartphone, altro elemento fondamentale, è diventato una sorta di terza mano, utilizzata più delle 2 con cui siamo nati! Attenzione, lo smartphone ormai è patrimonio dell’umanità intera, nel senso che il suo utilizzo quotidiano è diventato massiccio e trasversale. Secondo gli ultimi dati Nielsen, gli italiani spendono su un dispositivo mobile circa l’80% del loro tempo totale online (quasi 2 ore e mezza, ogni giorno) e la navigazione da mobile viene preferita largamente da tutti i profili di età, ultra 55enni compresi. Dunque, quando nel 2012 dicevamo “Fare radio via web, perchè no”? immaginavamo un futuristico scenario, che è diventato realtà, anche prima del previsto.
2. Stiamo assistendo a un processo che vede la radio impettita a corteggiare la tecnologia o è la tecnologia che perseguita la radio e che, quindi, le impone il cambiamento? Come, per esempio, i podcast.
“Nessuna persecuzione, anzi! La tecnologia offre alla radio ed ai suoi tanti appassionati, nuove stimolanti opportunità. Purtroppo, l’Italia (citando l’ultimo film di Veronesi) “non è un paese per giovani” , non è un paese che favorisce le aziende giovani e con prodotti innovativi.; anzi, spesso le penalizza rispetto ai colossi, anche nel settore della comunicazione”.
3. Raccontaci come si costruisce un palinsesto web radio. Viene subito da pensare a un’agenda setting in continua evoluzione, è così?
Più che in continua evoluzione, direi che il palinsesto di Radio Show Italia è in continuo arricchimento. Per prima è nata la base musicale, il flow (flusso in italiano): successi che spaziano dalla Top40 del momento, fino agli anni ’60, con una quota importante riservata agli anni ’80 e ’90. Poi, abbiamo sviluppato i contenuti. In ordine di apparizione: meteo, notizie flash. Un Panino/Una Canzone (panini gourmet in abbinamento con le canzoni, curata dal gastrosofo e volto televisivo Alex Revelli Sorini), infine la creatura più giovane e accattivante: AlmanaccoPOP. Non volevamo un elenco di nomi e date, una lista della spesa: troppo scontato e un po’ noioso. Volevamo un contenitore quotidiano che avesse appeal radiofonico. E’ venuto fuori l’AlmanaccoPOP. “POP” perchè di ogni giorno vengono scelte (dall’autore Mirco Delle Cese), le notizie e le ricorrenze più “popolari”. La voce dello speaker viene poi accompagnata da musica e altri insert, selezionati e messi insieme dal dj/producer Andrea Tamashi; il lavoro di gruppo, trasforma una comune rubrica in un vero e proprio “singolo” che nel tempo di una canzone, evoca i ricordi della giornata, attraverso i suoni della radio.
4. Radio Show Italia è una delle web radio più seguite, ma il fascino e la nostalgia dell’FM centra sempre il bersaglio. Vuoi dirci in anteprima quale sarà la prossima novità?
“Più che nostalgia, l’amara consapevolezza che l’FM tradizionale/analogico, pur essendo un sistema di trasmissione obsoleto e dispendioso (dal punto di vista finanziario ed energetico) non sarà rottamato nei prossimi anni. Diversi editori FM hanno apprezzato il nostro prodotto e ci hanno chiesto una sorta di franchising per Radio Show Italia, che presto potrete ascoltare anche in FM, a cominciare da una provincia del Lazio. Questa è una novità, l’altra riguarda un nuovo canale dove più che “buon ascolto”, diremo “buon appetito”…
5. Il 28 e 29 ottobre prossimi avrà luogo a Roma il Web Radio Festival 2017, il primo evento al mondo dedicato alle Web Radio e al Digital Audio. In un contest come questo, quant’è importante il confronto tra gli addetti ai lavori per una crescita continua nel settore?
“L’unione fa la forza…e poi vinca il migliore, io la penso così. Quindi, ben vengano iniziative come il Web Radio Festival, dove è fondamentale confrontarsi per ottimizzare il lavoro di ognuno e dell’intero settore. Sulle battaglie comuni facciamo gruppo, per il resto…una sana e corretta competizione!”
Articolo a cura di Valentina Carmen Chisari