Rai Radio: la Sala D di Via Asiago è tutta nuova

È tempo di ammodernamento per la radio, in tutti i sensi: proprio pochi giorni fa abbiamo partecipato alla giornata organizzata dalla Rai sul futuro dell’autoradio, ma non è solo di DAB che si parla inquanto a futuro di questo mezzo: anche gli studi radiofonici delle radio si stanno pian piano trasformando in studi radio-televisivi.
Ebbene si, proprio a proposito di studi radiofonici spesso ci siamo ritrovati a parlare di innovazione tecnologica all’interno di questi per performance sempre più al passo con i tempi ma soprattutto di studi che diventano belli da vedere e quindi predisposti anche per la radiovisione.
Dopo l’ammodernamento in questo senso della Sala C della sede storica di Rai Radio in Via Asiago10 a Roma e ancor prima dello studio G1A di Saxa Rubra, oggi parliamo della nuova Sala D (ex U3) sempre in Via Asiago, inaugurata proprio lo scorso 15 Novembre in concomitanza con la giornata dedicata all’autoradio, e aperta a chiunque volesse visitarla per l’occasione.
Uno studio radiofonico che sa di futuro in perfetto stile con lo standard e l’arredamento utilizzato per la nuova Sala C in cui si svolgono quotidianamente le trasmissioni di Rai Radio 2 spesso anche in diretta video su YouTube. Una sala completamente illuminata dai Ledwall che ricoprono gran parte delle pareti e che ne danno una completa versatilità probabilmente dando la possibilità di trasmettere su una delle qualsiasi radio del gruppo Rai, cambiando semplicemente i loghi sugli schermi.
Tecnologie avanzate anche in cabina di regia audio oltre che nella regia video, sala quel giorno adibita a museo sulla storia della radio; anche la Sala D adesso è predisposta per le dirette video grazie all’utilizzo di telecamere motorizzate sospese all’interno dello studio.
Tanta tecnologia e tanta innovazione a Rai Radio che si mette al passo con i tempi cercando di essere leader del mercato radiofonico in Italia e di offrire un Servizio Pubblico all’avanguardia attraverso questa r(adio)evolution – come l’ha definita il direttore Roberto Sergio in occasione dell’accensione della sala C lo scorso Settembre.
Articolo a cura di Adriano Matteo