HomeMagazineConduzione RadiofonicaLa concentrazione: una qualità fondamentale per uno speaker

La concentrazione: una qualità fondamentale per uno speaker

Tra le tante caratteristiche fondamentali che uno speaker deve (o dovrebbe) avere, spesso se ne dimentica una davvero importante: la concentrazione. Per chi fa radio si tratta di una qualità da possedere, senza la quale spesso si rischia di incappare in spiacevoli disguidi.

Sono infatti molte le occasioni di distrazione durante  una trasmissione in diretta e la perdita di concentrazione a volte può avere come conseguenza la realizzazione di un programma radiofonico scadente.

Concentrarsi vuol dire per prima cosa, “isolarsi” dal mondo esterno, che significa, per uno speaker, cercare di dedicare il tempo della diretta solo a questa attività, senza pensare (pur essendo difficile) a quanto gli è accaduto (o gli dovrà accadere) durante la giornata e senza interagire col mondo esterno (amici, colleghi…) eccezion fatta per le persone a cui sta parlando, ovvero il pubblico all’ascolto. Insomma, è importante essere consapevoli di ciò che si sta facendo, di quello di cui si dovrà parlare, di quella che sarà la scaletta del programma.

Concentrazione significa anche non farsi condizionare da quello che accade nell’ambiente di lavoro che ci circonda. Infatti la radio è un luogo dove tante persone svolgono ruoli diversi contemporaneamente: lo speaker che conduce una diretta deve sapersi “isolare” anche da tutto questo.

L’attenzione è fondamentale, anche durante un collegamento, un’intervista o una telefonata di un ascoltatore. Non bisogna mai perdere le redini della trasmissione e bisogna sempre avere in mente quello di cui si sta parlando o si vuole parlare.

Essere concentrati su quel che si sta facendo significa anche riuscire ad ovviare a quei piccoli inconvenienti con cui sicuramente ognuno di voi avrà avuto a che fare durante la diretta di una trasmissione radiofonica: un guasto di qualsiasi tipo, il cattivo funzionamento di un apparecchio radiofonico, un problema informatico o di comunicazione, non devono rappresentare un problema percepibile da coloro che sono all’ascolto. E’ difficile mantenere la calma, ma è necessario non farsi prendere dal panico per non andare ad intaccare la buona riuscita del nostro programma.

Insomma, a volte anche le qualità che sembrano meno importanti e più banali sono fondamentali per chi vuole cercare di realizzare un programma radiofonico in maniera professionale. E’ bene ricordare sempre che la radio, sia essa passione o lavoro, si fa prima di tutto per amore, per divertirsi e per stare bene, ma anche per offrire un servizio a chi ascolta e un bravo speaker non può mai dimenticarsi di questo ruolo fondamentale.

E voi che speaker siete? Concentrati o poco attenti durante la diretta? Vi è mai capitato di combinare dei guai proprio per questa mancanza di concentrazione mentre eravate in onda?

 

Articolo a cura di Mattia Savioni

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