Dalla valvola al podcast: 90 anni del palazzo della radio
Rai Radio festeggia i 90 anni di via Asiago 10 con visite guidate Fai e il concerto della Banda della Polizia con musiche di Ennio Morricone.

Novanta anni fa, all’interno del palazzo di via Asiago 10 appena costruito, veniva istituita la sede dell’Uri, Unione radiofonica italiana. Una sede imponente, ispirata da Guglielmo Marconi e disegnata dall’architetto Costante Marchesi Cappai, che resterà ininterrottamente il palazzo della radio italiana, prima Uri, poi Eiar, Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, quindi Rai Radio.
Il Palazzo di Via Asiago di Rai Radio festeggia 90 anni
Per celebrare i suoi 90 anni di attività, via Asiago aprirà domani le porte al pubblico, in collaborazione con il Fai, Fondo ambiente italiano. Chi nei giorni scorsi si è prenotato sul sito del Fai potrà quindi entrare nel palazzo e visitarne sale e studi, con le guide del Fondo ambiente italiano. I percorsi guidati saranno anche un viaggio nella storia del nostro Paese: quasi un secolo di suoni e voci, tra i beniamini del passato e i talent della radio di oggi. Per finire con gli studi della visual radio e le grandissime sale A e B, oggi interamente digitalizzare, in grado di ospitare show radiofonici e televisivi.
Per finire, alle 21:00, in diretta proprio dalla Sala A, il concerto “Ennio’s Dream”. Un omaggio speciale al maestro Ennio Morricone, con il concerto della Banda musicale della Polizia di Stato, che, per una fortunata coincidenza, festeggia il 170° anniversario dalla sua fondazione. Il concerto, diretto dal maestro Maurizio Billi e presentato da Benedetta Rinaldi, sarà trasmesso in diretta su Rai5, Rai Play, Rai Play Sound, Rai Radio 1 e Rai Radio 3 Classica.
Roberto Sergio e l’anteprima dei festeggiamenti al World Radio Day
Durante la lunga diretta del World Radio Day dello scorso 13 Febbraio, il direttore di Rai Radio, Roberto Sergio, ospite della di Radiospeaker.it, aveva anticipato di questi festeggiamenti, parlando dei 90 anni di Rai radio.
Rivivi l’intervista a Roberto Sergio qui sotto: