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Alex Peroni di RTL 102.5 si confessa a Radiospeaker.it

Radiospeaker.it questa estate è andata a conoscere più da vicino Alex Peroni, conduttore insieme a Gigio D’ambrosio del programma “The Flight”, trasmesso dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 17.00, su RTL 102.5. Un trascorso radiofonico ricco di momenti esilaranti alla conduzione, di pause ma anche di rinnovamento e riscoperta davanti al microfono.

Molti conduttori e conduttrici diventano una cosa unica con il microfono. Durante la pausa estiva, capita di sentirne la mancanza?
Non vorrei deludervi, ma in questo momento no; però è anche vero che diviene parte della tua vita. Fortunatamente non dura per sempre questa morbosità ed inoltre è anche terapeutico allontanarsi un po’ dal microfono. Nella mia carriera, l’ho fatto addirittura per qualche anno: avevo 33 anni e dopo 15 anni di grande cavalcata a Radio 105, piuttosto che prendere in mano un microfono che non mi apparteneva, ho deciso di smettere. Dopo circa 10 anni, mi sono riavvicinato alla Radio, ricominciando da RTL 102.5, dove tutt’ora sono uno dei conduttori.

Hai trovato difficoltà nel ricominciare nonostante tu avessi fatto questo mestiere per tanti anni?
Assolutamente si, perchè ci sono meccanismi diversi. A quel punto ci si domanda se sia meglio mantenere il tuo stile, che è tra l’altro quello per cui ti hanno richiamato, oppure rinnovarsi. Io ho scelto quest’ultimo. Poi c’è chi invece, riproponendo lo stesso clichè, ha sempre regalato quello che il pubblico riconosce e vuole sentire. Faccio l’esempio di Federico “L’Olandese Volante” che per me è un fratello: ha sempre continuato a dare lo stesso prodotto, ma guai se lo si cambia! Chi lo ascolta e lo segue vuole quello, per il suo timbro di voce, per il suo modo così unico di fare radio. Federico non potrebbe modificarsi, evolversi, cambiare; non lo vedo nel fare nessun altro tipo di conduzione diversa da quella che fa. Io ho cercato di modificarmi, a volte ci sono riuscito, a volte no.

ASCOLTA L’AUDIO DELL’INTERVISTA AD ALEX PERONI:

Ora conduci “The Flight” su RTL 102.5, cosa è cambiato da “105 Generation”?
Io personalmente, come Gigio D’Ambrosio o Federico di cui parlavo prima, siamo stati i capostipiti di uno stile che era quello del disc-jockey alla radio, lo speaker radiofonico puro, quello che cavalca i dischi e tendenzialmente presenta la musica. Questo modo di fare radio io l’ho un pò modificato negli ultimi tempi, cerco di essere più “intrattainer”, unendo all’informazione musicale, l’ intrattenimento puro, anche in tempi molto stretti.

Sulla base della tua esperienza radiofonica, cosa aggiungeresti e cosa toglieresti alla radio di oggi?
Non si può aggiungere niente. Come sicuramente sapete è stato fatto un sondaggio poche settimane fa, che chiedeva agli italiani quanto ascoltano la radio rispetto agli altri mezzi. La radio ne è uscita benissimo, con persone che hanno dichiarato di ascoltarla tutti i giorni. Se il pubblico ha questo rapporto con la radio, rispetto agli altri mezzi che sono avvantaggiati dalle immagini, significa che non c’è necessità di aggiungere altro. Per ciò che concerne “il togliere”, bisognerebbe farlo, a mio parere, con gli ultimi dieci anni perchè sono serviti a creare complicazioni; nel senso che, negli ultimi anni l’evoluzione del mestiere di speaker, si è un po’ incartata nell’ applicare regole di un certo tipo, di cui io sono il primo fautore in Italia, ma che applicate in maniera pedissequa e senza interpretarle creano degli scompensi. Quello che voglio dire è che sono poche quelle emittenti, dove i conduttori riescono a ritagliarsi uno spazio in cui poter esprimere la propria personalità e dove non c’è una direzione artistica che impone certe regole. Nel resto delle emittenti, non esiste una direzione artistica in grado di assemblare le regole centralizzate alle interpretazioni singolari.

Come hai affrontato i momenti di crisi in radio?
Facevo altri lavori, in realtà avevo lasciato proprio per fare altro, quindi diciamo che mi ero prefissato altri obiettivi e mi dedicavo a questi in maniera più convinta e convincente. Piuttosto facevo 4 lavori al posto di uno, perchè presi singolarmente non mi davano la soddisfazione che cercavo. Comunque rimane molto importante fare molte cose e imparare da queste il più possibile.

Qual’è la radio che ascolti di più eccetto RTL 102.5 e perchè?
Ascolto Discoradio perchè è l’unica che rivolgendosi ad un pubblico giovane riesce a trasmettere quella serie di canzoni pop che vanno per la maggiore in quel determinato periodo.

Cosa ne pensi di Radiospeaker.it?
Mi sembra un portale molto professionale, ben fatto e utile.

Intervista a cura di Catia Demonte

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