L’ascolto della radio ai tempi del Covid-19 – l’indagine di GFK

TER – Tavolo editori radio, dopo la decisione di sospendere le indagini di ascolto delle radio relative al secondo trimestre 2020, ha commissionato a GFK la ricerca approfondita “L’ascolto della radio ai tempi del Covid-19”, allo scopo di monitorare il cambiamento delle abitudini di ascolto degli Italiani analizzando il ruolo della radio in questo particolare momento che stiamo affrontando.
La ricerca è realizzata con dati relativi alla quasi totalità delle emittenti pubbliche e private, nazionali e locali della radiofonia italiana.
Il progetto è stato presentato oggi da GFK con una illustrazione curata da Giorgio Licastro, Responsabile dell’Area Media di GfK Italia srl e i risultati sono riassunti in una slide presente sul sito di TER.
La prima cosa che salta all’occhio dopo un primo sguardo ai dati diffusi è che l’ascolto della radio è calato del 17%, compensato dall’aumento del tempo medio di ascolto cresciuto dell’11% (sull’ascolto degli ultimi 7 giorni).
È naturalmente diminuito l’ascolto tramite autoradio che non sparisce però del tutto compensato non soltanto dalla classica radio FM casalinga ma anche da Smartphone, TV e Pc.
La ricerca inoltre vede un importante riscoperta dell’ascolto tramite i siti e le app proprietarie o aggregatori che siano, con un +24% di reach e +61% di tempo speso nel giorno medio.
Nonostante il tempo in casa venga trascorso principalmente in compagnia, la radio resta accesa in sottofondo per accompagnare i momenti di relax o di sport – come ha precisato Giorgio Licastro – regalando serenità attraverso la musica che assume un ruolo fondamentale.
Non meno importante è il ruolo informativo della radio, sempre efficace per la tempestività e l’autorevolezza.
La radio è un mezzo a cui gli Italiani non rinunciano – si legge – piuttosto ne ricalibrano l’uso in funzione dei nuovi stili e delle nuove abitudini, favoriti, in questo, da un mezzo che è in grado di sfruttare vecchie e nuove tecnologie per consentire l’ascolto anche in modi innovativi e diversi rispetto al passato.
Molto apprezzata anche l’iniziativa «La Radio per l’Italia» dello scorso venerdì 20 Marzo – si legge in conclusione – che ha avvicinato ancora di più gli ascoltatori al mezzo.
Articolo a cura di Adriano Matteo