Cecchetto: ecco come Mike Bongiorno mi ha scoperto
Lo storico talent scout, dj, produttore discografico e presentatore tv Claudio Cecchetto si è raccontato e ha raccontato a “La Confessione” da Peter Gomez su Nove i rapporti con i grandi talenti dello spettacolo che ha scoperto.
Inizialmente, Claudio ha descritto il suo modo di vedere la tv e la radio: “La tv è bella perché ti fa esprimere sia con la voce che con il corpo. La radio è bella perché puoi andarci senza truccarti. La radio funziona fino a quando faranno le macchine con l’autoradio. Ma con lo strapotere di internet sempre maggiore le cose cambieranno”.
Poi ha raccontato tutti i personaggi che ha scoperto e con cui ha lavorato, iniziando dal travagliato rapporto con Linus: “Lui ha scelto di rimanere col Gruppo e farne le veci, sono contento per lui perché era il suo sogno. Avevo intorno a me persone con più talento tra cui Jovanotti, Gerry Scotti, Fiorello…a questi davo più retta, ad alcuni altri un po’ meno, tra cui Linus. Ha dimostrato di avere talento come direttore editoriale. Ha anche perso una causa, ma questo è il passato. Da cosa so, lui in qualche maniera mi riconosce di aver costruito il piccolo impero che adesso lui sta gestendo”.
“Fiorello agli esordi faceva un po’ di cazzate. La prima volta a Deejay TV a Riccione si presentò in costume. All’inizio era eccessivamente animatore turistico. Ma il talento c’era fin dall’inizio, e io l’ho solo aiutato a tirarlo fuori. Poi si è trasferito a Roma dove ha trovato l’eccezionale Maurizio Costanzo”.
“Amadeus nel Sanremo del 2020 mi ha salutato e menzionato, quelle sono le cose che valgono. Quando lo incontrai per la prima volta capii che voleva diventare un grande protagonista della tv, e lo è diventato. Sono contento per lui e spero che possa essere ancora a lungo il presentatore del Festival di Sanremo”.
“Sandy Marton l’ho scoperto in discoteca, era un bel ragazzo che piaceva alle ragazze. Poi abbiamo costruito People from Ibiza”.
“Quando ho presentato Jovanotti sapevo già che potesse diventare un artista a tutto tondo. In 15 minuti scriveva i testi delle canzoni. Con lui parlo spesso di musica, delle nuove tendenze e di quello che potrebbe succedere. Adesso sta preparando lo spettacolo che vorrebbe realizzare, ma con tutte le restrizioni in corso è difficile”.
“Fabio Volo venne da me per propormi il suo disco. Mi piacque la presentazione più del disco, così gli chiesi di venire in radio anche se non l’aveva mai fatta. Subito piacque al pubblico e ai colleghi. E’ anche un bravo scrittore. Ha avuto successo perché come lui non ce n’è, aveva delle cose piacevoli da raccontare che sono effettivamente piaciute“.
Claudio Cecchetto: Senza Mike Bongiorno non avrei scoperto Gerry Scotti, Fiorello, Amadeus, Jovanotti o Fabio Volo
Successivamente Claudio ha raccontato come lui è stato scoperto: “Ad uno spettacolo dell’ENPA alcuni osservatori di Mike Bongiorno mi segnalarono a lui. Un giorno venne in radio, pensando fosse uno scherzo. Mi disse: “Ti sento tutte le mattine in radio, mi piaci e penso tu sia il giovane giusto per la tv” (TeleMilano 58, ndr). Ma io non avevo mai trasmesso al mattino, non so a chi pensasse. Qualche anno dopo glielo confidai e mi disse: “Ma non mi sono mica sbagliato”. Se non ci fosse stato lui, non ci sarebbero stati nemmeno Gerry Scotti, Fiorello, Amadeus, Jovanotti, Fabio Volo”.
Infine, ha ancora parlato di tv e del rapporto con Berlusconi: “Le luci del palcoscenico non mi mancano. Ho sempre vissuto la tv come un premio, avevo bisogno di smaltire l’emozione. Non avevo nessun artistico alle spalle che mi garantisse il futuro in tv, così mi sono messo io a fare questo ruolo. Se non avessi avuto il contratto con Berlusconi non sarei riuscito a fare Radio Deejay perché per gestirla ci volevano diversi soldi. Non sono diventato molto ricco perché tutti i soldi che guadagnavo li investivo nella radio, in modo che fosse veramente libera, senza essere condizionati dal mercato“.