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Le conseguenze del passaggio da una radio all’altra

Le conseguenze del passaggio da una radio all’altra

Spesso, il passaggio avviene dopo tanto tempo dal consolidamento di una posizione in una specifica emittente.

Eppure, nel momento in cui avviene il passaggio da una radio all’altra, diversi fattori entrano in gioco.

Da un lato, la possibilità di crescere in contesti sempre nuovi e magari ambiti dallo speaker.

Dall’altro il potersi interfacciare con personalità sempre nuove.

Grazie alle quali poter crescere professionalmente, acquisendo utile metodologie.

Le stesse che tendono alla costruzione, poi, di una personalità che si discosta da ciò che solitamente si ascolta.

Nella forma e nei contenuti proposti.

Svariati sono gli esempi di coloro che, dopo aver trasmesso per diversi anni, ritornano “on air”.

Ma, questa volta, alla guida di programmi totalmente nuovi, o comunque all’interno di contesti differenti.

Situazioni, dove diventa necessario riuscire a creare nuovamente una maggiore sintonia.

Un “feeling” con gli ascoltatori.

Forse godono di un maggiore vantaggio coloro che per molti anni sono stati conduttori di programmi radiofonici.

Format di successo in termini di numeri.

L’eventuale passaggio in un’altra emittente potrebbe comportare un conseguente passaggio del pubblico fidelizzato.

Lo stesso che poi ascolterà il proprio beniamino nella “nuova casa”.

Non a caso, determinate scelte da parte dei “piani alti” tendono proprio a questo.

In considerazione proprio dei consensi ottenuti dagli ascoltatori.

Si pensa di optare su un determinato conduttore che possa, appunto, apportare novità in un organico.

Ma, soprattutto, rendere crescente il numero di ascolti.

Forse in quelle emittenti che non si trovano in una posizione soddisfacente.

Diventa, quindi, necessario, avviare gli opportuni stravolgimenti di palinsesto, magari anche in un periodo a cavallo tra la fine e l’inizio del nuovo anno.

Certe valutazioni vengono condotte da editori e direttori artistici.

Facile prevedere che il nuovo anno possa aprirsi con qualche novità.

Cambiamenti, seppur non eccessivi, rispetto a ciò che avviene durante il classico “radiomercato” estivo.

In ogni caso, il passaggio da un’emittente all’altra potrebbe provocare anche una sorta di nostalgia.

Un senso di malinconia, da parte dei più sensibili, nel dover abbandonare i propri colleghi.

In effetti è così, soprattutto quando si crea una perfetta sinergia all’interno di una squadra di lavoro.

E quindi, diventa difficile dover lasciare quel gruppo consolidato protagonista da sempre di momenti ricchi di entusiasmo e fatti di impegno.

Insomma, le conseguenze del passaggio da una radio all’altra possono essere svariate.

Ma la crescita professionale è assicurata.

Soprattutto, quando ci si pone verso l’ascolto degli altri.

In un clima volto all’apprendimento e secondo una predisposizione tesa alla voglia di mettersi in gioco.

Anche questo fa la differenza!

Maurizio Schettino

Maurizio Schettino

Maurizio Schettino è speaker radiofonico, redattore giornalistico per testate e blog regionali e nazionali, ideatore organizzatore e presentatore di eventi, manifestazioni e/o concerti per enti pubblici e privati, con famose personalità del mondo dello spettacolo. Leggi i miei articoli

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