Coronavirus, bufera sul messaggio di Padre Livio di Radio Maria

In periodi delicati come questo, parlare se non si è esperti in materia risulta vano e pericoloso.
Proprio come ha fatto padre Livio Fanzaga, direttore e conduttore di Radio Maria, l’emittente più seguita per fedeli cattolici.
Questa la sua riflessione in diretta: “Con la diffusione del coronavirus si sta realizzando il periodo di Satana. Questa pandemia è un ammonimento del cielo. Basta ascoltare il messaggio della Madonna di Medjugorie dato a Ivan il 17 settembre per comprendere che l’umanità mette da parte Dio per mettere se stessa al suo posto, in un paese come la Cina, con un potere ateo e materialistico che vuole il potere del mondo”.
Padre Fanzaga cita anche l’apparizione del 25 dicembre 1982, nella quale la Madonna dice alla veggente Mirjana “Ti ho mostrato molte cose terribili”, per poi passare in rassegna le pandemie conosciute che si sono succedute nel corso della storia, dalla Peste nera del ‘300 alla Spagnola, a quella del ‘600 di manzoniana memoria, fino all’Asiatica, collocandone il focolaio ai piedi dell’Himalaya.
Coronavirus, bufera sul messaggio di Padre Livio di Radio Maria
“La natura si è ribellata all’uomo – afferma Padre Livio -, altrimenti non comprenderemmo la storia umana che è tremenda, dove ha dominato sia la violenza umana che quella della natura sull’uomo. Dio aveva creato l’uomo in armonia con la natura ma anche la natura dev’essere redenta poiché è in atteggiamento aggressivo nei confronti dell’uomo. La natura si è ribellata all’uomo con la sua caduta, anche attraverso i virus”.
“Con il coronavirus – conclude – abbiamo aperto gli occhi, perché è arrivato in un momento giusto. La Madonna ci da un messaggio chiarissimo: ‘Pregate perché basta un virus per mettervi tutti in ginocchio, convertitevi finché siete in tempo, mettetevi dalla parte della fede e liberatevi dal maligno”.
Il sacerdote ha ovviamente suscitato diverse polemiche per le sue dichiarazioni. Insomma, forse sarebbe stato meglio tacere.
E voi, che ne pensate?
Articolo a cura di Francesco Pinardi