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La Rai dal 2024 esce da TER: le parole di Flavio Mucciante

La Rai dal 2024 esce da TER: le parole di Flavio Mucciante

Lo avevamo anticipato pochi giorni fa e ne abbiamo parlato anche nel nostro Radiosepaker Update pubblicato ieri sui nostri social: Rai Radio dal 2024 lascia TER – Tavolo Editori Radio. Flavio Mucciante, Vicedirettore vicario di Radio Rai, in un’intervista al periodico di settore Newslinet ha confermato in modo ufficiale la notizia spiegando le ragioni e i dettagli del cambiamento drastico della Rai.

“Con la sua storia, quasi centenaria, il suo marchio e il suo prestigio, Radio Rai deve essere garanzia di affidabilità e trasparenza – dice Mucciantenon possiamo continuare a garantire con la nostra presenza al tavolo la qualità di un’indagine, che presenta troppe criticità“.

“È necessario adottare al più presto la soluzione indicata da AgCom con il cosiddetto modello Joint Industry Committees. Si tratta  – continua Mucciante – di realizzare un’indagine in grado di rappresentare tutti i diversi aspetti del mondo radiofonico: editoriali, tecnologici, pubblicitari“.

In sintesi, un modello, che preveda una ricerca commissionata da tutte le parti interessate: editori, concessionarie e agenzie di pubblicità, inserzionisti con propri rappresentanti nel comitato tecnico. Oggi la Governance della società Tavolo Editori Radio è un cosiddetto Moc (Media Owner Committees), nel quale sono rappresentate solo le radio iscritte e non il mercato nel suo complesso. “Ma a questo punto – avverte Mucciante – il solo cambiamento di governance non è sufficiente”.

La replica di Mucciante a Silvestri, presidente TER

Poi la replica al presidente di Ter Silvestri, che si era chiesto polemicamente perché la Rai non si facesse motore del cambiamento dall’interno.

“Quello che Silvestri non dice – commenta Mucciante – è che lo statuto societario di Ter fissa all’80 per cento la soglia dei voti necessari per l’approvazione di qualsiasi delibera: una quota così alta da rendere quasi impossibile qualsiasi processo di innovazione”.

Qual è, allora, il modello di ricerca, proposto da Rai, per rilevare gli ascolti radiofonici? “Per trovare esempi virtuosi non bisogna guardare troppo lontano” – secondo il responsabile di Radio Rai “nel Regno Unito, Rajar, l’indagine ufficiale che rileva gli ascolti di ben 340 emittenti in Gran Bretagna, ha sfruttato quel periodo per avviare una profonda revisione della ricerca con nuovi sviluppi metodologici”.

Dalla fine del 2021 l’indagine ha ampliato le fonti, includendo per la prima volta un panel con la tecnologia MediaCell, insieme alle interviste personali con l’obiettivo di intercettare l’ascolto sia dai diari sia dai dispositivi mobili.

“Per l’Italia – conclude Mucciante – la soluzione potrebbe essere, in un primo tempo, il meter più le interviste telefoniche con i continui e necessari aggiornamenti, in linea con la progressiva evoluzione dello scenario dei media”.

Comunicato stampa

Dell’uscita di Rai Radio da TER ne abbiamo parlato anche sui nostri social nell’ultima puntata di Radiospeaker Update.

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