123 anni fa Guglielmo Marconi brevettava la Radio
Il 2 luglio del 1897, Guglielmo Marconi ottiene il brevetto per quella che più avanti diventerà la Radio che conosciamo oggi. Accade 123 anni fa.

Guglielmo Marconi è considerato il papà della Radio. Questo perché i suoi esperimenti sulla trasmissione telegrafica senza fili furono essenziali per la nascita del mezzo radiofonico. Il 2 luglio del 1897, Guglielmo Marconi ottiene il brevetto per quella che diventerà la Radio che tutti noi conosciamo, ed è successo esattamente 123 anni fa.
Iniziò tutto con un campanello…
Per dare il via ai suoi esperimenti, Guglielmo Marconi partì direttamente dalle quattro mura di casa. Ricordiamo ad esempio la prova del campanello. Un campanello elettrico, che lo scienziato riuscì ad azionare tramite un pulsante a distanza. Con il passare del tempo gli esperimenti portarono Marconi fuori dalle mura domestiche.
Due anni dopo, grazie al sostegno economico dei suoi familiari, la distanza tra i campanelli raggiunse i 2 km.
Può sembrare un mondo lontano dalla Radio che intendiamo noi oggi, ma questi studi sulla trasmissione a distanza e sul sistema telegrafico, sono serviti a gettare le basi per la comunicazione radiofonica.
Il brevetto per la Radio
Forte dei suoi studi, dei risultati ottenuti e delle sue convinzioni, Guglielmo Marconi il 2 luglio del 1897 si reca a Londra per ottenere un brevetto per la sua trasmissione telegrafica senza fili. Un progetto innovativo per quei tempi, focalizzato sull’invio di un segnale a distanza tramite onde elettromagnetiche. Una richiesta che lo scienziato aveva già avanzato in Italia, senza ottenere una risposta positiva.
Ma le complicazioni per Guglielmo Marconi, come sappiamo oggi, non si limitarono ad una richiesta per un brevetto fuori dal comune. Ci riferiamo alla lotta per far ricondurre a se stesso la paternità della Radio, messa in dubbio dagli studi di Nikola Tesla.
Con l’elaborazione delle sue teorie, Tesla aveva spiegato al pubblico come impiegare le onde elettromagnetiche al fine di ottenere una trasmissione a distanza.
Nel 1911, la High Court of Justice di Londra riconosce a Guglielmo Marconi la paternità della Radio. Lo scienziato aveva unito teoria e pratica per realizzare un qualcosa di innovativo. Allora ne era inconsapevole persino lui stesso, ma il suo lavoro ha fatto da apripista alla nascita di uno dei mass media più longevi della storia.
Qualche curiosità su Guglielmo Marconi
Guglielmo Marconi è un nome entrato nel cuore di tutti gli appassionati del mezzo radiofonico. Un simbolo di perseveranza, immaginazione e impegno. Volete sapere qualche aneddoto sullo scienziato bolognese?
- I superstiti del Titanic lo omaggiarono con una targa d’oro – La possibilità di inviare rapidamente SOS in mare, nel 1912 contribuì a salvare delle vite che si trovavano a bordo del Titanic. Alcuni dei sopravvissuti alla tragedia consegnarono personalmente una targa d’oro allo scienziato italiano. L’inventore diede a sua volta un premio al marconista del Titanic, Harold Bride. L’uomo aveva mantenuto la propria postazione nonostante il pericolo, continuando a lanciare messaggi di soccorso, anche quando l’acqua era ormai arrivata all’altezza del ponte superiore.
- Per il primo collegamento radio transatlantico fu fondamentale l’utilizzo… di un aquilone – Siamo nel 1901. Guglielmo Marconi effettua una comunicazione oltreoceano, tra la stazione di Poldhu (Cornovaglia) e la stazione di St. John di Terranova (Canada). L’antenna della stazione ricevente, in Canada, era costituita da un filo sollevato da un aquilone.
- Ha perso la vista ad un occhio – Precisamente all’occhio destro, a causa di un incidente automobilistico. Nel 1912. Basta pensare che quello stesso anno si sarebbe dovuto imbarcare lui stesso sul Titanic…
Il ricordo di Guglielmo Marconi
- Il suo volto è stato impresso su una moneta e su una banconota – Nel 1974, in occasione del centenario di Guglielmo Marconi, lo scienziato venne raffigurato sulla moneta da 100 lire. Mentre dal 1990 al 2001 (introduzione dell’euro), potevamo trovarlo sulla banconota da 2.000 lire.
- Alla sua morte fu commemorato da tutte le Radio del mondo – Il 20 luglio del 1937, una volta giunta la notizia della morte di Guglielmo Marconi, le Radio di tutto il mondo lo salutano rispettando due minuti di silenzio. Un modo per dire addio e ringraziare il papà della Radio per averci regalato un mondo carico di voci.
Queste erano alcune curiosità sull’inventore della Radio, al quale nel 1909 fu oltretutto assegnato il premio Nobel per la fisica, condiviso insieme al fisico tedesco Carl Ferdinand Braun. Lo scienziato bolognese, per concludere in bellezza, è stato premiato con 16 lauree honoris causa e 13 cittadinanze onorarie.
Nel 1943, una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti decreta la funzione basilare dei brevetti di Nikola Tesla per lo sviluppo della Radio, riconoscendogli in pratica la paternità del mezzo radiofonico per quanto riguarda l’America. Nel resto del mondo però, tutti continuano a ricordare Guglielmo Marconi come il papà della Radio.
Guglielmo, ti ringraziamo anche quest’anno!