Home Studio Radiofonico – come fare radio in smart working?

In un momento come quello che stiamo vivendo in cui siamo costretti a restare a casa, molti di noi non possono far altro che continuare a lavorare ma dalla propria abitazione in Smart Working, così si dice.
E per chi fa radio che si fa?
Certamente non possiamo fermare proprio ora la radio, il mezzo di comunicazione più efficace, fondamentale per l’informazione in un periodo difficile come questo ma soprattutto per l’intrattenimento necessario oggi più che mai.
Molte emittenti, grandi e piccole, adattando i palinsesti alle possibilità di ognuno, hanno studiato varie soluzioni per poter far trasmettere da casa i propri conduttori ma è chiaro che per fare ciò è necessaria una piccola postazione di home studio radiofonico nelle case di chi va in onda “in smart working”.
In alcuni casi le stesse emittenti hanno fornito l’attrezzatura necessaria per lavorare da casa ma se così non fosse ecco qualche dritta su come ottenere un ottimo risultato con il minimo indispensabile, grazie anche a qualche trucchetto.
Vediamo innanzitutto di cosa abbiamo bisogno per poter trasmettere da casa nel modo più semplice possibile e con una qualità professionale.
È fondamentale avere un pc abbastanza performante (possibilmente con sistema operativo Windows), una connessione stabile a internet (non importa che non abbiate la fibra, è importante che non sganci, anche l’hotspot del telefono va bene), un microfono USB (o in alternativa un normale microfono con connettore XLR ma abbinato a una scheda audio esterna) e un paio di cuffie.
Si, tutto qui, basterebbe questo per ottenere un ottimo risultato considerando che quelli appena citati sono oggetti presenti in quasi tutte le case degli speaker e se mai vi dovesse mancare qualcosa, come ad esempio il microfono, beh, su Amazon è facile trovare ottimi prodotti che anche in questi giorni vengono spediti senza problemi.
Per collegarsi con lo studio centrale della vostra radio e prendere la linea si può utilizzare l’estensione del software di automazione utilizzato, come ad esempio MB Live se si usa MB Studio. Ne abbiamo più volte descritto il funzionamento in alcuni articoli occupandoci anche degli aggiornamenti.
Impostando il microfono esterno come scheda audio di cattura (Confiigurazione > Audio) e attivando il preascolto dal software è possibile interagire e fare talk come se si fosse in studio, ascoltando tutta la playlist in tempo reale e facendo normali interventi accendendo e spegnendo il microfono con l’apposito tasto su MB Live.
Altra alternativa potrebbe essere creare una propria playlist da una versione demo di MB Studio sul proprio pc, prelevando il segnale del microfono usb da lì e quindi attivandolo e disattivandolo da MB Studio stesso nel pannello “Live” in basso a destra.
Ricordate di impostare, in questo caso come sorgente, l’EXT al quale, dal Configurazione > Audio > EXT 1-2 o 3-4, avete assegnato il vostro microfono.
In questo modo darete il solo compito a MB Live di prelevare il segnale totale in Loopback (Configurazione > Audio) degli Altoparlanti. Per fare questo su MB Live basterà creare un oggetto con un doppio click nella posizione della playlist in cui dovrà iniziare la vostra diretta, che switcherà totalmente il segnale dallo studio centrale a casa vostra.
Per informazioni più dettagliate su questi software vi rimandiamo ai corsi online di Regia Radiofonica di Radiospeaker.it in cui viene approfondito in modo dettagliato anche MB Studio.
Lavoriamo adesso sulla qualità del vostro audio in modo che sia il più professionale possibile; probabilmente non avrete una stanza trattata acusticamente, i riverberi dei vostri spazi potrebbero risaltare, come anche i rumori dei vicini o della strada. Come fare?
Ecco alcuni consigli:
1 – A CASA NIENTE MICROFONO A CONDENSATORE
Esatto: il microfono a condensatore, quello utilizzato in radio per eccellenza, è il più sconsigliato in ambienti casalinghi o non trattati essendo famoso principalmente per la sua sensibilità elevata. Va benissimo un classico microfono dinamico, come quelli che si usano per cantare, uno Shure SM 57 o 58 ad esempio (ce ne sono online tante copie di buona qualità anche a poche decine di euro) o volendo salire di livello un SM 7B sarebbe perfetto; la minor sensibilità di questi microfoni garantirà la percezione del solo suono immediatamente vicino ad essi, quindi la vostra voce.
2 – LA RADIO VIENE BENE SOTTO LE COPERTE
Ancora troppo riverbero? Riascoltandovi vi sembra di essere in bagno? Niente paura: usate una coperta (più è pesante e meglio è) per coprirvi voi, il vostro pc e il microfono creando uno spazio molto più piccolo. La coperta non permetterà al riverbero della stanza di passare e simulerà un ambiente asciutto e trattato come quello della vostra radio.
3 – OCCHIO AL VOLUME
Ricordatevi che state lavorando “in the Box” e quindi niente mixer e niente controlli; Ma il volume del microfono? Se manca un controllo fisico del volume sulla vostra scheda audio ricordate di regolarlo nelle impostazioni audio di ingresso e di uscita sia del vostro pc (basta cliccare con il tasto destro del mouse sull’icona dell’altoparlante in basso a destra), e nelle impostazioni di MB Live o MB Studio, in base al proprio set-up, in Configurazione > Audio (come negli screenshot precedenti). Fate in modo che parlando, sui meter (le barre che si illuminano indicando la ricezione del segnale audio) non si arrivi MAI – E SOTTOLINEO MAI – al colore rosso ma neanche che il volume sia troppo basso; Avere un livello abbastanza costante tra il verde e il giallo sarebbe perfetto.
4 – FATE DELLE PROVE
Per fare in modo che tutto vada bene e per testare i consigli che vi abbiamo dato prendetevi un po’ di tempo prima di andare in onda e settate tutto al meglio. Fate qualche prova registrandovi e riascoltandovi per verificare che il suono sia pulito; provate a collegarvi con lo studio centrale, senza per forza andare in onda, per verificare che il segnale sia buono (su MB Live in basso è possibile leggere i secondi di latenza con lo studio centrale: una buona latenza si aggira fra 0,6 e 1 secondo); infine mettetevi comodi, trovate il modo di rendere la vostra postazione ordinata, funzionale e piacevole anche da vedere… l’occhio vuole sempre la sua parte, anche in radio.
Articolo a cura di Adriano Matteo