La Pina: “Faccio il lavoro più bello del mondo”

A poco più di una settimana dal Party Like a Deejay, riprendiamo le parole de La Pina, in un’intervista rilasciata a La Repubblica: “sono un impiccio di ragazza. Ma mi piace fare radio da dio”.
All’anagrafe Orsola Branzi, in arte La Pina, a La Repubblica ha raccontato della sua vita, senza tralasciare quello che lei definisce il lavoro più bello del mondo: la Radio. Ormai da vent’anni alla conduzione di Pinocchio, La Pina racconta che “La radio è una cosa stupenda che entra nel tessuto cronologico delle persone, prima nei minuti e poi negli anni. Ci svegliamo con lei. Facciamo pausa. Guidiamo. Con Pinocchio abbiamo la fortuna d’irrompere proprio nel drive time, l’ora in cui si torna a casa, si recuperano i figli, si pensa a cosa cucinare, a come vestirsi per un primo appuntamento. Per me fare radio non significa parlare: ma ascoltare. E ricordo alla perfezione le storie di tutti.”
La radio è un pensiero fisso che mi manca appena ci sto lontana
“La radio è una malattia – continua La Pina – Un pensiero fisso, che mi manca appena ci sto lontana, di cui sono gelosa, un vero invasamento. Faccio il lavoro più bello del mondo, con un pubblico che mi ama e mi consegna le confidenze più intime, che servono spesso a ridimensionare certe mie paranoie. Per la vita che faccio, mi invidio da sola. Quando viaggio, poi, adoro ascoltare le radio locali, sentire i jingle, capire come attaccano i deejay dopo i pezzi. E mi piace mandare dediche a mio marito da quelle emittenti, tra le mie preferite c’è Radio Studio Emme di Napoli, che fa solo musica neomelodica”.
Ma non finisce qui perché La Pina racconta anche di come ha iniziato a Radio Deejay, quando fu Albertino il suo mentore. “Un punto di riferimento totale – racconta – per il suo gusto e la sua eleganza. Poi ho preso la mia strada, sovvertendo gli equilibri e facendo programmi dove i padroni di casa non siamo noi speaker ma gli ascoltatori, che dettano il ritmo e l’agenda degli argomenti.”
Fra le interviste più belle, la speaker di Pinocchio ricorda su tutte quella con Antonio Inoki, il wrestler giapponese. Poi Pino Daniele, di cui è diventata amica e con cui abbiamo trascorso vacanze stupende nella sua casa in Toscana. “Aggiungerei Malcolm McLaren altro gigante – continua – e Gianna Nannini, una persona difficile da sorprendere, con cui ci sentiamo ancora. Ah, e poi Caterina Caselli, una che negli anni Sessanta suona il basso nelle band in giro per l’Italia. Un vero mito.”
Cosa fa La Pina nel tempo libero?
“Adesso mi sono calmata – racconta La Pina sulla sua vita privata – soprattutto grazie a mio marito Emiliano che tra le tante cose che riesce a insegnarmi, mi ha educata ai rituali e all’ordine. Alla mattina facciamo yoga. Poi studiamo giapponese. Lui fa un’ora di batteria. Poi un’ora di pianoforte. Io lavoro all’uncinetto e tengo accesa la tv, anche due programmi in contemporanea in sala e sul soppalco, che un po’ mi tramortiscono e un po’ sostituiscono i miei pensieri, perché io vivo col bisogno costante di essere placata. Una metodicità che mi ha fatto bene.”
Uno dei pensieri positivi de La Pina, non può che essere il fatto di fare il lavoro più bello del mondo, con un pubblico che mi ama e mi consegna le confidenze più intime, che servono spesso a ridimensionare certe mie paranoie. Per la vita che faccio, mi invidio da sola.
L’intervista si chiude parlando di musica, del passato nell’Hip Hop della speaker di Deejay, oltre che della presenza del neomelodico che la fomentano e la struggono.