Sara Cassidy: sono sempre stata affascinata dal suono delle voci

Speaker di Radiofreccia, ha studiato recitazione, canto, doppiaggio e conduzione, Sara Cassinotti, in arte Cassidy, ha risposto alle nostre domande ripercorrendo il suo percorso che l’ha portata dove è oggi, in una delle radio rock più ascoltate d’Italia. Ecco l’intervista a Cassidy!
Tra la recitazione, canto, doppiaggio e la conduzione: cosa ti ha spinto poi nel mondo radiofonico?
“Tutto nasce dalla mia passione per lo strumento chiamato “VOCE”! Da bambina guardavo i cartoni animati ed ero completamente affascinata dal suono delle voci e dal modo di parlare, così ho scoperto il mondo del doppiaggio.
Ma per poter doppiare bisogna saper recitare… e da lì è cominciato il mio percorso… che mai avrei pensato mi portasse verso una direzione simile!
Ringrazierò sempre l’insegnante di recitazione che un giorno mi disse: “sai, hai una voce radiofonica”…con quella frase mi aprì un mondo, mi accese non una ma 20 lampadine!
Ho sempre amato la musica e la radio, ma non ho mai pensato di poter essere io a parlare a quel microfono… fa parte di quelle cose che vedi talmente irraggiungibili e non alla tua portata che neanche le prendi in considerazione!
Ma nonostante non amassi particolarmente la mia voce e avessi mille punti di domanda… decisi di buttarmi spinta da tanta curiosità!”
Quanto è stato importante per la tua carriera radiofonica studiare?
“Lo studio è stato e continua a essere fondamentale! La mia formazione mi ha permesso di conoscere meglio la mia personalità mettendomi spesso in gioco, mi ha fatto acquisire più sicurezze…e mi ha dato strumenti, tecniche e possibilità per affrontare il percorso radiofonico.”
Conduci “L’ultima luna” dalle 22 alle 24: quali sono le qualità che uno speaker deve assolutamente avere per poter andare in onda in orari notturni?
“Non voglio parlare in generale, io sono me stessa indipendentemente dall’orario della messa in onda… certo magari un tono più rilassato può essere apprezzato, ma non troppo da fare addormentare! Ci vuole la giusta energia! Ma l’importante è sempre l’empatia…per me è la dote fondamentale per fare questo bellissimo lavoro!”
Qual è stato il tuo momento radiofonico più bello? Un esordio, un’intervista, un incontro…
“Parto dal presupposto che ogni diretta è un’emozione e ogni volta mi porto a casa qualcosa di bello, nuovo ed energico… ma sicuramente il provino in diretta a Radio Freccia è stato qualcosa di unico e potente!
…ma voglio raccontare di quella “puntata qualsiasi”…in realtà non c’è una descrizione , ma un’emozione!
Ero in onda su Radio Freccia da qualche settimana…poco, ma è stata quella la diretta dove ho percepito per la prima volta il calore e l’affetto dagli ascoltatori! Un’energia che arriva dritta dritta…e che ancora oggi, nonostante io la percepisca tutte le sere grazie agli “SFRECCIATI”…mi emoziona!”
Se domani ti dicessero che puoi scegliere qualcuno con cui co-condurre un programma, chi sceglieresti? E perché?
“Non ho un nome, ma una cosa è certa…vorrei qualcuno non pieno di sé ma pieno di “tanta roba”…tanta roba da dare e trasmettere. Sensibilità, umiltà, empatia, cultura, valori, curiosità, esperienze, vita…ecco, che abbia tanta vita da offrire e non da insegnare.”
Qual è il tuo rapporto con la radiovisione?
“Abbiamo la fortuna di avere uno studio immenso, quindi la telecamera è talmente lontana che nemmeno mi accorgo di essere ripresa! E poi con quello studio è stato amore a prima vista…mi sono sentita subito tranquilla e a mio agio!”
La tua maestra ti ha detto che avevi una voce da maschio, e successivamente hai lavorato usando proprio la voce: l’hai risentita negli anni? L’hai ringraziata per averti spronato?
“Facciamo questo gioioso passo indietro tornando a quel momento! Scuola elementare, piccolo lavoro di “doppiaggio” su una fiaba…il compito è quello di dare la voce ai personaggi…la maestra chiede “chi vuole registrare la voce della principessa?” ovviamente tutte abbiamo alzato la mano…lei mi guarda e dice “tu sicuramente no perché hai la voce da maschio!”
Io chiaramente ci rimango male, soprattutto perché colpita su una caratteristica che mi ha sempre affascinata…la voce! Ma dotata di una grandissima educazione e forza di volontà…non ho detto nulla…purtroppo, perché avrei dovuto dirle di passare le sue giornate a schiacciare le noci con i gomiti invece che in classe ad “insegnare”!!!
Ma torniamo a oggi, non l’ho mai incontrata…e spero non accada, soprattutto in macchina (scherzo 😊) comunque le direi che è sempre stata completamente inadatta al suo mestiere! I bambini hanno bisogno di una persona sensibile ed equilibrata e non di una maestra che offende senza neanche rendersi conto di quanto può far male con certe affermazioni! Io fortunatamente ho reagito bene…non mi ha spronata ma ha avuto un effetto di rivalsa, ma di certo non le devo nessun grazie! Lo devo a me stessa…e a tante altre persone incontrate sul mio cammino che non finirò mai di ringraziare!”
Quali radio ascolti? Quali speaker ti ispirano (o ti hanno ispirato) di più in questo lavoro?
“Non ho dei nomi da dire, non che non ce ne siano…stimo molti colleghi, ma ho sempre ascoltato tante radio e tanti speaker per curiosità verso le tecniche e le personalità… proseguendo per la mia strada conservando “gli insegnamenti” ma senza esserne ‘condizionata'”
Che consiglio daresti a chi vuole condurre una trasmissione radiofonica?
“Di prepararsi bene, di studiare e non smettere mai, di metterci tanta curiosità, sensibilità e impegno… di essere sé stessi al microfono perché tanto si sente se sei finto! Di non parlare per il gusto di sentire il suono della propria voce ma per la gioia di comunicare con gli altri… di non credere di essere arrivato dicendosi da solo “sono uno speaker”… ma di avere l’umiltà di procedere passo dopo passo…conquistando giorno dopo giorno la fiducia in sé stessi e la fiducia di chi ti ascolta!”