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Intervista a Simone Palmieri: “La Radio è autoanalisi”

Per l'appuntamento settimanale di "Radio Talks - Aspettando il World Radio Day", restiamo in casa RTL 102.5 con l'amico Simone Palmieri per un'intensa chiacchierata sulla Radio.

Intervista a Simone Palmieri: “La Radio è autoanalisi”

Un appuntamento ormai consolidato, il suo su Radio Zeta, ogni pomeriggio dalle 15:00 alle 17:00, ma non finisce qui perché Simone Palmieri, sempre insieme al collega, oltre che amico, Diego Zappone, dall’inizio di quest’anno è in onda anche di sera su RTL 102.5.

Con Simone, ormai amico anche di Radiospeaker, abbiamo fatto quattro chiacchiere per parlare della nostra più grande passione: la radio. E di radio abbiamo parlato anche dopo, a cena. Ma questa seconda parte resterà fra le mura di quel ristorante.

In onda in Collettivo Zeta – dicevamo – tutti i pomeriggi su Radio Zeta, e poi la sera dalle 21:00 a mezzanotte, Simone e Diego, insieme ad Armando Piccolillo e Francesca Cheyenne, conducono la nuova Suite 102.5 su RTL 102.5. Orari particolari ma in fin dei conti ha una vita abbastanza normale – siamo partiti proprio da questo: “Bisognerebbe capire il concetto di normalità – spiega Simone ai nostri microfoni – ma noi speaker facciamo una vita normale, anche con orari di lavoro non troppo comuni. Riesco comunque a fare le mie 8 ore canoniche di sonno, magari svegliandomi un po’ più tardi al mattino“.

Simone Palmieri: “Il rapporto con gli ascoltatori della sera è più stretto”

Cambia l’orario e cambiano anche gli ascoltatori. È noto che la sera in radio ci sia un’attenzione diversa, infatti, rispetto alla nuova – ma ormai rodata – esperienza su RTL 102.5, Simone ci racconta che: “Quelle tre ore sono state pensate in maniera diversa rispetto al resto del palinsesto: si parla di più, abbiamo più ospiti, c’è più intrattenimento. Poi abbiamo un argomento che nasce non per forza da una notizia, può nascere dalla nostra vita quotidiana. Con gli ascoltatori è nato un bel rapporto perché alcuni di loro ormai fanno parte della Suite“.

Ma l’ascoltatore tipo della Suite non è per forza chi torna tardi a casa dal lavoro, il camionista o l’impiegato che stacca più tardi, anzi… “Noi partiamo sempre dal presupposto che le persone la sera, a casa, alle 9:30, accendano la TV per guardare una serie, ma non è sempre dettospiega Palmieri – Ho conosciuto gente che non ha la TV o che la sera a casa accende la radio per avere compagnia. Il fatto di strutturare il programma con basi più lunghe è sensato perché diamo la possibilità agli ascoltatori di essere partecipi della trasmissione“.

Con Diego? “Siamo molto amici ma ci vediamo poco, e abbiamo sempre qualcosa da raccontarci in onda”

È la mia storia d’amore più lunga – scherza Simone parlando del rapporto con il suo partner radiofonico Diego Zappone – se ci pensi è davvero una storia d’amore quella che hai con chi conduce con te. Ci conosciamo da diversi anni ma poi ci siamo ritrovati a Radio Zeta e ci troviamo molto bene nonostante la differenza di età“. Diego ha 10 anni di differenza da Simone ma è come se facesse parte della Generazione Z anche lui; “Non è per forza una questione anagrafica – continua – dipende anche da come vivi e come approcci al microfono. Siamo amici ma al di fuori della radio ci vediamo poco, alla fine passiamo molto tempo insieme già in onda“.

E forse questo è anche un po’ il segreto di una “Relazione radiofonica” che funzioni. “Abbiamo sempre qualcosa da raccontarci. Se ci vedessimo anche fuori o se ci sentissimo sempre su Whatsapp non avremmo nulla da raccontarci poi anche in onda“.

Con 4 anni di conduzione nella giovane radio del gruppo di RTL 102.5 c’è indubbiamente stata una crescita: “Siamo cresciuti con Radio Zeta ma anche con il nostro stile di conduzione. Ci piace affrontare tematiche sempre della Generazione Z ma forse in modo più profondo. Poi spesso il programma viene pensato anche per e con gli ospiti“.

Qual è lo stato di salute della Radio per Simone Palmieri?

Di solito lo chiediamo a conduttori radiofonici che fanno questo mestiere da decine di anni ma è interessante conoscere la risposta anche di un giovane speaker innamorato del mezzo radiofonico.

Ci sono cresciuto con la radio, queste domande se le faceva pure mamma e pure papà per la TV, per il digitale terrestre o per le piattaforme. Secondo me la radio sta bene ma per farla stare bene bisogna fare qualcosa di specifico, editorialmente parlando, senza eguagliarti alla massa. Allora lì fai la differenza, come Radiofreccia che nel giro di 6 anni è esplosa. Se noi con la nostra playlist e con i contenuti riusciamo a tenere lì l’ascoltatore, significa che abbiamo fatto un buon lavoro. Devi avere delle storie da raccontare, devi sapere cosa va in onda, devi saper contestualizzare anche la musica. Io amo Radio Zeta e mi rendo conto che anche fuori ascolto quella musica lì. L’ascoltatore avendo un mercato radiofonico a sua disposizione, sceglie cosa ascoltare in base ai suoi gusti“.

L’esperienza all’Arena di Verona

Nel 2021, sempre insieme a Diego, Simone ha condotto il Pre-Show del Power Hits Estate sul palco dell’Arena di Verona. Lo ha raccontato così: “Ho vissuto una cosa stranissima in Arena: sono arrivato lì e non mi rendevo conto di quello che stesse succedendo. Invece in radio, a volte, mi capita di essere agitato. Se l’ansia è positiva e riesci a trasformare l’adrenalina in un’attenzione alta, alla fine il lavoro è efficace. In Arena mi sentivo al sicuro con Diego che è bravissimo nella conduzione. E poi ho capito una cosa: se dietro c’è una preparazione allora tutto funziona“.

L’intervista, fra un gioco rubato al Collettivo Zeta e qualche domanda anche più seria, non poteva non concludersi con la domanda delle domande: Che cos’è per te la Radio? “È autoanalisi. Oltre alla mia terapista c’è la radio“.

Guarda l’intervista integrale a Simone Palmieri nel video qui sotto!

Adriano Matteo

Adriano Matteo

Tecnico del suono radiofonico, live e broadcast, giornalista iscritto all'albo pubblicisti della Puglia e grande appassionato di radio in tutte le sue sfaccettature. Leggi i miei articoli

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