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Libri sulla Radio: Radio, Radioline, Radio Libere di Cosenza

Radiospeaker.it incontra Osvaldo Morisco, giornalista e conduttore di Radio Sound e Antenna Bruzia, autore del Libro ” Radio, Radioline, Radio Libere di Cosenza”, un volume sulla storia delle radio locali cosentine dagli anni ’70 ad oggi.

Potresti presentarci il tuo libro?
Nel libro che consta di 375 pagine, sono presentate 29 radio, le più importanti per la storia di Cosenza città e della sua vastissima provincia; radio che hanno lasciato il segno. Alcune non ci sono più, altre, invece, hanno proseguito nell’avventura in modulazione di frequenza. Questo testo è un omaggio a tutti i miei più illustri colleghi, che tanto hanno speso per questo processo in merito alla radiofonia locale; e prossimamente, sarà pubblicata anche la seconda raccolta legata alla storia della provincia locale, che ne riprenderà il filo conduttore.

Gli anni ’70 sono stati anni di pionierismo radiofonico intenso: quali professionalità nate per puro hobby in quel periodo, sono diventate realtà regionali e nazionali oggi grazie a quei primi passi?
Alcune sono diventate tali come la radio in cui lavoro, Radio Sound; radio che si è prodotta tantissimo sul profilo dell’illuminazione dei bacini di utenza. E’ partita dal centro storico della città di Bruzi e, poco alla volta, grazie ad una serie di ripetitori è riuscita non soltanto ad illuminare, bene, Cosenza Città, ma anche tutta la nostra provincia, tanto che, alla fine, è riuscita anche ad illuminare tutto il territorio regionale. Anche se alcuni editori non hanno avuto la forza e, forse anche la lungimiranza, di proseguire con questo progetto in merito alla radiofonia. Alcuni di questi si sono persi anche per l’avvento dei Network, che hanno ricercato a tutti i costi le frequenze disponibili e, purtroppo, certi editori messi male e con non pochi dissensi finanziari, a malincuore hanno ceduto le proprie frequenze, conclamando, cosi, la morte delle proprie realtà radiofoniche.

Per la stesura del libro hai intervistato molti “protagonisti” della storia locale cosentina….ogni storia porta in sé “risorse e sorprese inaspettate”, quali di queste “realtà singole” ricordi con maggior nitidezza?
In realtà si somigliano un po’ tutte, perché, alla fine, si tratta di persone che ,oggi, sono “nonni”, gente che ha superato la soglia dei 60 anni; tutte soggetti che negli anni ’70 erano giovanotti con un grande e semplice “fuoco sacro” che li spingeva verso la radio. Tutti gli episodi illustrati nel libro si accomunano e si basano su un aspetto univoco : la grande voglia di far ascoltare musica, la “loro musica” , ognuno con il proprio bagaglio musicale. In concorrenza al monopolio della Rai che aveva, la radio libera ha avuto il merito di poter diversificare il ventaglio, vastissimo, di suoni e di voci che le contraddistingueva. Tutti i soggetti intervistati partono dalla grande passione per questo medium e i tanti sacrifici fatti in passato.

La radio è una realtà affascinante ma complessa: quali aspetti del mondo radiofonico dovrebbero essere, secondo te “rivisitati”, oggi, per migliorare la comunicazione radio ad ogni livello?
Sia Oggi che 30 anni fa per migliorare gli standard qualitativi radiofonici si è fatto tanto. Il passaggio dalla radio analogica a quella digitale, ha semplificato la gestualità del “fare” radio. In passato c’erano dei passaggi obbligati, come, ad esempio, quello di pulire il disco, di poggiarlo sul giradischi e calibrare la puntina; tanti passaggi che, oggi, si sono persi. Per quanto riguarda gli intenti di miglioramento degli standard, non dovrebbe mai mancare la passione, la dedizione e lo spirito di sacrificio per il mezzo radio. Infatti ciò che non può mai venire meno in questo mestiere è lo spirito creativo; unica caratteristica che, sicuramente, serve per cercare di fare radio e riuscire a diversificarla dalle altre, che sono in onda in FM.

Cosa ne pensi di Radiospeaker.it?
Ho scoperto Radiospeaker.it per caso, avendone un buon riscontro. Fare radio, oggi, in streaming è veramente una bella e grande scommessa che Radiospeaker può vincere, ne ha tutte le capacità.

Articolo a cura di Nicoletta Zampano

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