Luca Barbarossa: “La radio scorre come l’acqua”
Luca Barbarossa si racconta in una intervista a La Repubblica, parlando di radio e spiegando aneddoti interessanti della sua vita
Luca Barbarossa, cantautore e voce di Radio 2 Social Club, ha evidenziato, nel corso dell’intervista concessa a La Repubblica, come ha conosciuto il mondo della radio. Una vita dedicata alla musica, alla radio e alla tv. Ogni esperienza rappresenta una tappa importante della vita e, soprattutto, lega con aspetti familiari.
Barbarossa, infatti, alla domanda posta dal giornalista de La Repubblica, Dario Cresto-Dina, risponde: “Ho conosciuto la radio da mia nonna Aurelia. Col profumo della sfoglia e del sugo per le fettuccine, ci si metteva davanti all’apparecchio radiofonico. Lei lo chiamava in questo modo, per sentire e immaginare Gran Varietà“. Inoltre, Barbarossa sottolinea la differenza tra la radio e la tv. “Nella tv c’è un rapporto molto stretto tra immagine e finzione, l’immagine va costruita. La radio è vera, è più diretta. Gli ospiti di Radio 2 Social Club tirano sempre la loro parte più sincera”. Tuttavia, Barbarossa svela anche i suoi maestri, coloro in grado di tracciare la strada nel mondo della radio: Arbore e Boncompagni.
“Gran Varietà e Tutto il calcio minuto per minuto. Arbore e Boncompagni” sintetizza Luca Barbarossa parlando di esempi e maestri. Il conduttore italiano continua: “Una volta chiesi a Renzo Arbore quale fosse la formula segreta del successo dei suoi programmi e mi rispose musica e puttanate. Ne ho fatto tesoro”. Barbarossa spiega come la radio sia un mezzo semplice e allegro, un mondo vero e coinvolgente. Senza dubbio, una delle sue esperienze più formative. Nella fase conclusiva dell’intervista, considerando la parentesi ampia sulla radio, Barbarossa spiega: “La radio conserva qualcosa di clandestino, di completamente libero. E’ il segreto della sua longevità. E’ fluida, scorre come l’acqua”.