A marzo calo degli investimenti pubblicitari
Una crisi economica e un blocco delle attività quotidiane che ha inciso anche sul comparto radiofonico relativamente agli investimenti pubblicitari, a marzo in calo.
Questo è lo scenario che si evidenza riguardo gli introiti commerciali di marzo scorso, a causa del Coronavirus.
Una situazione che ha fatto registrare un – 41,6% rispetto ai risultati positivi del mese di gennaio e febbraio, rispettivamente +11,8% e +15,7%.
I dati sono stati riportati dall’Osservatorio Fcp Assoradio in cui si conferma il calo a marzo degli investimenti.
Il medesimo Osservatorio motiva tali dati in discesa, a seguito proprio del blocco di molte attività commerciali del settore della ristorazione e del turismo.
Senza dimenticare, gli eventi sportivi e tutto ciò che ruota intorno alle partnership solitamente avviate dalle radio in occasione proprio di importanti appuntamenti “live”.
Ma dall’altro lato, nei giorni di “quarantena”, la radio ha assunto la sua dimensione abituale e “casalinga”.
Infatti, si è registrata un’alta percentuale di ascoltatori attivi all’ascolto del mezzo, con un’interazione maggiore, unita ad un grado elevato di fidelizzazione.
Inoltre, la necessità di essere informati, ha spinto molti ad usufruire della tempestività del mezzo radiofonico per conoscere l’evolversi della situazione emergenziale nazionale.
Ma, sono stati gli stessi addetti ai lavori che, nel corso delle settimane “di blocco”, hanno deciso di unirsi per promuovere le potenzialità dalla radio.
A testimoniare ciò, l’ultima iniziativa, “I Love My Radio”, che vede unite, per la prima volta, tutte le radio d’Italia.
La radio resta, comunque, il mezzo più versatile nella capacità di adattarsi e rendersi fruibile a tutti, adeguandosi in tema di contenuti ed esigenze musicali.
Obiettivo, indubbiamente, raggiunto!