MentorMood: ascolta musica nuova in base al tuo umore

Abbiamo parlato con Eugenio e fatto due chiacchere sulla novità introdotta, MentorMood: l’app che ti fa ascoltare la Musica in base al tuo umore. Fantastico, ma com’è possibile tutto ciò?
1. Ciao Eugenio, bentrovato su Radiospeaker.it. Prima di parlare delle novità di Mentor.FM facciamo un passo indietro: cosa propone esattamente questa applicazione?
Lasciami introdurre con un po’ di storia: ho scritto il primo prototipo nel 2010/2011, sono solo 7 anni ma nel nostro campo è una vita; non era ancora arrivato Spotify in Italia e quando parlavo di musica in streaming la gente mi guardava storto dicendo: ma se non posso scaricarla che senso ha? Ho cercato, anno dopo anno, di migliorarlo continuamente. Rispetto ad allora, oggi gli utenti possono contare su di una pluralità di piattaforme di musica in streaming (Deezer, Spotify, Apple Music, Google Play Music, …) e su buoni sistemi di recommendation integrati nelle varie piattaforme.
Insomma, facciamo una “piccola” cosa e cerchiamo di farla molto bene. Su questo aspetto, lo dico senza falsa modestia, credo che funzioni meglio della stragrande maggioranza delle altre applicazioni. Lo dico da appassionato di musica e da studioso di questi sistemi, credo di aver provato e analizzato praticamente tutto quello che il mercato ha offerto in questi anni. Ovviamente Mentor.FM non ha i numeri (né la forza lavoro) dei grandi player, ma ha una comunità di utenti molto affezionata. A giudicare dal contenuto dei messaggi che ricevo, molti delle quali mi chiedono dettagli sul funzionamento o mi danno consigli su come migliorare gli algoritmi di suggerimento, credo che la comunità di Mentor sia più “nerd” della media, sia in campo tecnologico che musicale. 🙂 In tutto questo si è aggiunta da un paio di settimane la funzione MentorMood, che è l’anello di congiunzione tra la classica playlist mood-tematica e la personalizzazione; è una funzionalità che generalmente manca nell’offerta attuale degli altri player.
Sì, MentorMood è la nuova funzionalità di Mentor.FM. L’idea era quella di generare playlist tematiche, basate sull’umore/situazione, ma che riflettessero comunque per quanto possibile il profilo musicale dell’utente, che è unico. Quello che è “happy” o “energetic” per qualcuno può essere noioso o addirittura triste per te, giusto? Per farti un esempio, se scegli il mood “energetic” Mentor.FM potrebbe suonarti Flux dei Bloc party se sei un “indie rocker”, Believe dei Chemical Brothers se ti piace le techno/elettronica degli anni 00 oppure un pezzo di Shakira se ami il dance/pop da classifica. Ci sono 20+ mood/situazioni disponibili (“Be Happy”, “Energetic”, “I confess I am a romantic”, “Looking at the sunset”, “Angry” … ), che si possono selezionare dall’interfaccia di Mentor.FM oppure direttamente visitando l’indirizzo Web del mood es. https://mentor.fm/mood/Be_Happy
Offerta musicale sempre più personalizzata; personalizzazione basata su di un numero sempre maggiore di segnali (anche non espliciti) da parte dell’utente. Importanza sempre maggiore del concetto di playlist rispetto a quello di album, in particolare playlist tematiche e contestuali. In tutto questo credo in una forte tenuta della radio generalista che trasmette in diretta; in un mondo di playlist personalizzate e podcast a volte ci dimentichiamo che l’ascolto “collettivo” è un’esperienza in sé e che la radio tradizionale ha ancora una forza incredibile. Me ne sono reso conto l’anno scorso: Nikki su Radio Deejay ha parlato per qualche minuto di “The World Beat” (un progetto in qualche modo collegato a Mentor.FM http://worldbeat.mentor.fm/) e il sito è stato letteralmente bombardato di accessi.
Intervista a cura di Matteo Rossi
Community Manager
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