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Norvegia, cosa aspettarci dopo il DAB+?

Come già sapete la Norvegia è stata la prima nazione ad abbandonare le trasmissioni radio in FM per passare al DAB+.
Si è da poco concluso il 2017 ed è tempo di tirare un po’ le somme ed esprimere qualche parere a riguardo. Uno spunto interessante ci arriva proprio da questo paese scandinavo, dove Kyrre Dahl, direttore del sito di informazione radiofonica Radionytt, ha commentato così la vicenda:

“In questo commento non voglio parlare tanto di DAB, ma vorrei partire da un commento sarcastico sulla radio, ascoltato sul programma New on New dell’emittente NRK: Adesso che abbiamo ottenuto il DAB, cosa succederà a internet?”

È una domanda tipica per come si è sviluppata l’industria radiofonica nel corso del 2017. L’attenzione si è concentrata soprattuto sulla transizione dalla modulazione di frequenza al digitale. Il passaggio per NRK, P4 e radio Norvegia è stato successo. Eppure occorre chiedersi se sia davvero un successo perdere il 15% degli ascoltatori e il 23% solo per NRK? Al momento sono più preoccupato per altre sfide. Ciò che ha catturato il mio interesse nel 2017 sono state due cose in particolare: altoparlanti intelligenti e automobili car play.

Mi è stato spesso domandato lo scorso autunno: cosa succede all’ascolto radiofonico quando la gente smette di guidare? In effetti è una buona domanda! L’autoradio è sempre stata forte, perché si può ascoltare mentre si è concentrati sul traffico. Quando si scende dall’auto però le attività multimediali si spostano sul web e avvengono tramite smartphone, pc e tablet.

Gli Smart Speaker, come Alexa, sono visti come una grande innovazione con un potenziale in grado di cambiare istantaneamente il modo in cui le persone utilizzano l’audio. Si tratta di uno strumento che è subito disponibile, capace di far ascoltare musica, podcast e radio su richiesta. Ovviamente ci sono grandi opportunità anche per il settore radio, trattandosi di una nuova piattaforma. Questa “scatola” ha in realtà la capacità di leggere le notizie stesse e dare alle persone esattamente quello che vogliono sentire. Ho notato che più concorrenti stranieri stanno già creando contenuti per Smart Speaker, così da verificare se la l’investimento risulterà vincente.

Ho sperimentato molte volte tecnologie emergenti che sembravono rivoluzionarie, ma non decollando mai. Posso menzionare i Google Glass: in quanti li usano oggi? Eppure credo che gli Smart Speaker abbiano una marcia in più e potrebbero essere la prossima grande sfida per i direttori delle radio.”

Felice anno nuovo!

Articolo a cura di Stefano Tumiati

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