Pippo Pelo: la riflessione social sulla radio

Nei giorni scorsi Pippo Pelo, noto conduttore del morning show di Radio Kiss Kiss, ha scritto un lungo post social dedicato al mezzo che ama e per cui lavora: la Radio.
La radio ha il rispetto che si merita? La risposta è chiara: NO; da questo parte il post di Pippo Pelo che fa riferimento a una nota radio nazionale che in questi giorni manda in TV lo spot di un programma radiofonico citando solo gli ospiti e non chi lo conduce.
“La tv generalista (Rai e Mediaset) maltratta e svilisce la radio […] in molti casi invece, la Radio continua ad osannare i personaggi della tv generalista” scrive lo speaker di Kiss Kiss.
La lunga riflessione fa riferimento anche ad altri esempi: come non citare “I Love My Radio” che, secondo Pippo Pelo, stava facendo tornare la radio e i radiofonici al centro per poi concludersi con un evento che ha visto come protagonisti “meravigliosi personaggi che con la radio hanno chiuso da un po’“.
Così come succede quando si parla di radio ufficiale di un evento televisivo “la stessa ha una partecipazione al programma a dir poco imbarazzante” – scrive il noto speaker facendo riferimento al programma della Hunziker, ma anche a Sanremo e a tanti altri show nati per la TV.
In America la radio ha il rispetto che si merita – leggiamo nel post – tanto che i conduttori radiofonici sono vere star.
Pippo Pelo: “La Radio merita rispetto”
Chiudiamo questo articolo proprio come Pippo Pelo conclude il suo post social, con le sue parole che, oggi più che mai, condividiamo per amore del mezzo che, si, merita immenso rispetto, e non solo perché è il più longevo mezzo di comunicazione, ma anche perché ogni giorno, da quando esiste, continua a offrirci il giusto mix di intrattenimento e informazione come nessun altro mezzo potrà mai fare. E negli ultimi mesi ce l’ha ancora una volta dimostrato.
“Insomma, se non invertiamo la rotta , in questo paese LA RADIO non riceverà mai il rispetto che merita, il rispetto che meritano i “nostri “ milioni di ascoltatori per i quali noi non siamo inferiori a nessuna entità televisiva“.