La radio resta il canale d’informazione più immediato?

Con l’arrivo dei social probabilmente le notizie trovano più rapidità attraverso il tasto condividi piuttosto che tramite un annuncio radiofonico o televisivo.

Nonostante ciò, per molte persone, la radio rimane ancora tra i mezzi di comunicazione più efficaci e più utilizzati.

Fatti e situazioni, particolarmente complesse, come nel caso del recente maxi black out che ha coinvolto l’Argentina, la famosa Radio a “batterie” potrebbe tornare veramente utile.

Per molti, quindi, impossibilitati nel poter ricevere dettagli mediante i media, è risultato molto difficile poter apprendere i motivi di tale episodio, magari soprattutto per coloro che non dispongono di una radio “a batterie”.

Perché è utile avere una radio a “batterie”?

Indispensabile possedere un modello del genere affinché, in casi di assenza di corrente e senza la conseguente possibilità di accedere anche ad Internet, si possano avere tutte le informazioni necessarie circa l’evolversi di determinate incombenze che direttamente o indirettamente potrebbero interessare chiunque.

Per coloro che amano la tecnologia e l’evoluzione della medesima, tale strumento potrebbe apparire antiquato se ovviamente paragonato a ciò che attualmente permette la rete e le moderni applicazioni per cellulari.

Ma, come si diceva all’inizio, risulta utile possedere un dispositivo del genere in grado non solo di adempiere a quella funzione tanto apprezzata da molti, ovvero, di “compagnia” nel corso delle proprie giornate, ma anche di aggiornamento dei fatti che quotidianamente accadono ovunque, compresi i posti dai quali avviene la ricezione.

Costi davvero ridotti per l’acquisto, ma appunto tanti vantaggi per coloro che usufruiscono di una radio a batterie, compresa la possibilità di poterla portare sempre con se, in maniera pratica e comoda, utilizzabile da tutti e per questo si consiglia di tenerla in un posto di facile accesso e conoscibile da coloro che abitano in una stessa casa.

Insomma, un oggetto che è utile e alla portata di tutti, di nome e di fatto!

Articolo a cura di Maurizio Schettino