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Radiocompass 2015, la radio è in ottima forma

Si è svolto a Milano lo scorso martedì 5 maggio il Radiocompass 2015, evento che ha mostrato e dimostrato l’ottima salute della radio in questi ultimi mesi.

Il pubblico che ha assistito al dibattito, promosso da FCP-Assoradio (la federazione delle concessionarie di pubblicità radiofonica) con la collaborazione di Gruppo Finelco, A.Manzoni & C., Mediamond, Openspace Pubblicità, Rai Pubblicità, Rds Advertising, System 24 e GFK, ha potuto vedere delle slide molto indicative in tal senso, piene di dati e numeri che confermano la grande crescita di tutto il movimento radiofonico nel nostro paese, capace di fare da contraltare alla tv e al web, cosa che negli scorsi anni era diventato difficile anche solo da ipotizzare.

La radio stupisce ancora una volta tutti, facendosi vedere come mezzo fresco, al passo con i tempi, in grado di raggiungere quella parte di popolazione giovane e dinamica che si era allontanata molto.

In particolare, un dato che mostra in modo chiaro questo stato di salute è l’incremento dell’ascolto medio nel quarto d’ora, passato da un 11,3% a un 11,8% sulla popolazione totale, numero fondamentale per la vendita degli spazi pubblicitari. Proprio la pubblicità in radio registra un incremento del +6,4%, segno inconfutabile che si è tornato a investire su questo mondo con ingenti risorse. Nonostante questo, l’Italia resta fanalino di coda per gli investimenti in tutta Europa.

E’ stata, inoltre, realizzata una ricerca esclusiva proprio per il Radiocompass, in cui è stata confrontata la radio con il web, ormai diventato rivale n.1, con la tv che resta un po’ più ai margini. Sono state identificate tre aree fondamentali: accessibilità, credibilità/modernità, relazione con il mezzo. Proprio in termini di relazione con il mezzo, la radio è migliore rispetto a tutti gli altri mezzi di comunicazione, perché vista come “presenza amica” dal proprio target di riferimento, in grado di rilassarti e metterti di buon umore.

Tramite una ricerca approfondita e dettagliata su alcune campagne pubblicitarie specifiche è stata vista l’efficacia della radio nel generare vendite, mostrando come le persone effettivamente esposte al comunicato radio si siano attivate acquistando i prodotti sentiti.

L’ultimo dato fatto vedere riguarda l’ascolto e l’interazione tra web e radio, sempre più forte. Infatti, il 52,3% della popolazione sul web abbina la propria navigazione allo streaming radio in modo molto più frequente rispetto allo streaming video.
Insomma, la radio è viva, continua a stupire e promette spettacolo per il futuro. Meglio di così…

 

Articolo a cura di Alvise Salerno

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