Riccardo Cucchi, la trasparenza radiofonica in un libro
La carriera, i consigli e la passione racchiusi nel suo Radiogoal
Una radiocronaca sportiva tramette emozioni inedite per il radioascoltatore. In un mondo prettamente rivolto ad un’ipermedialità formata di immagini e video, la parola resta un’àncora di salvezza per tutti coloro che prediligono l’arte dell’ascolto e l’immaginazione. Proviamo a chiudere gli occhi, creare le forme dei nostri beniamini impegnati in una partita di calcio mentre il nostro radiocronista ci racconta la sfida descrivendoci ogni singolo dettaglio. Siamo dinanzi ad un esercizio impegnativo ma trasparente e veritiero al punto tale da rispecchiare la base di ogni forma di comunicazione: la voce. Quest’ultima, spesso crea punti di riferimento, in grado di non essere riconosciuti attraverso il proprio volto bensì grazie al timbro e alle proprie espressioni, che diventano veri e propri marchi di fabbrica. Riccardo Cucchi, storico radiocronista di Tutto il calcio minuto per minuto, dopo una lunga carriera ha racchiuso la sua professione e il suo modo di fare radio in un volume interessante per tutti gli appassionati di sport e del mondo radiofonico.
Il libro è intitolato Radiogoal. Il noto giornalista ha raccolto la vita professionale e personale all’interno di un libro che, lui stesso, definisce una “fabbrica dei sogni”. La sua gavetta e la passione per la radio passano, inevitabilmente, dai racconti e da quelle notti spese a immaginare una partita di calcio e raccontarla. Il contenitore informativo, in sostanza, è definito dallo stesso Cucchi un “moderno falò intorno al quale raccontare storie”. La carriera di Riccardo Cucchi rappresenta un vero e proprio esempio di passione, dedizione e soprattutto amore per la propria professione. Un racconto utile innanzitutto per i giovani che si approcciare passo dopo passo verso una carriera radiofonica.
Radiogoal è in grado di assorbirti nella lettura, invogliarti a mettere le cuffiette e descrivere con sincerità e un pizzico di spregiudicatezza. Senza spoilerare il contenuto di Radiogoal, bisogna evidenziare che, tale libro, è in grado di evocare nella nostra mente immagini dal racconto, come ogni libro è in grado di fare. Ma il racconto di un professionista della comunicazione che ha fatto storia nel proprio settore attraverso strumenti quali un microfono, una voce e un paio di cuffie è ancora più emozionante poiché è in grado di raccontarci nel dettaglio dei ricordi tanto cari, visti da un’altra prospettiva ossia dalla sua penna. Riccardo Cucchi è stato davvero un colosso del giornalismo radiofonico e non risulta una causalità che, in quel 12 febbraio 2017, i tifosi nerazzurri in Inter-Empoli, nell’ultima radiocronaca del giornalista sia stato omaggiato con uno striscione. Un segno evidente di quanto un racconto, accurato e sincero possa fare la differenza. Una voce, inevitabilmente, passata alla storia come una delle più note e maestre del giornalismo radiofonico.