Roberto Sergio su TER: “Con gli editori stiamo lavorando alla nuova indagine”
A partire dal 2025 la nuova indagine con una piattaforma di rilevazione degli ascolti moderna e adeguata ai tempi. E Rai ne farà parte.
Ha fatto molto discutere la recente uscita di Rai Radio da TER – Tavolo Editori Radio a partire da questo 2024, così come l’assenza del gruppo dai dati relativi al’anno 2023 e al secondo semestre 2023, pubblicati lo scorso 12 gennaio. E sono tanti gli interrogativi degli addetti ai lavori in seguito a questa assenza che cambia nettamente i giochi. A rispondere e chiarire ogni dubbio è lo stesso Ad Rai Roberto Sergio che spiega la sua posizione su TER.
“Ci siamo incontrati con gli altri editori e stiamo lavorando per approdare tutti in un Jic (Joint Industry Committee), a partire dal 2025. E Rai ne farà parte“, ha dichiarato l’Ad Roberto Sergio in un’intervista uscita oggi sul Sole 24 Ore. Nessun rientro nell’attuale Ter, quindi, ma partecipazione alla creazione di una nuova piattaforma di rilevazione degli ascolti moderna e adeguata ai tempi, come richiesto peraltro da AgCom e con l’importante coinvolgimento di Upa.
Indagine d’ascolto da Moc a Jic, la Rai farà parte della nuova piattaforma: di che si tratta?
Il punto cardine di questa scissione è il fatto che TER – Tavolo Editori Radio al momento non sia un Jic, che – secondo AgCom – garantirebbe una effettiva rappresentatività dell’intero settore di riferimento, includendovi tra le componenti del mercato anche quella pubblicitaria, ma un Moc (Media Owner Committees) che non garantisce la corretta rappresentazione del mercato nel suo complesso.
Seppure TER, sulla base della richiesta dell’AgCom, avesse annunciato un adeguamento del metodo di indagine al partire dal 2025, secondo le dichiarazioni dell’Ad Rai Roberto Sergio, pare non essere l’attuale TER il tavolo al quale gli editori parteciperanno per le prossime indagini d’ascolto ma, si sta lavorando alla creazione di una piattaforma nuova che potrebbe mettere d’accordo tutti… almeno per il momento.