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Le web radio, il nuovo mondo radiofonico

L’onnipotenza dei vecchi mezzi di comunicazione di massa viene quotidianamente messa in discussione dal crescente infittirsi dei new media. L’idea di poter creare una radio, una tv o un giornale, a propria immagine e somiglianza, e la possibilità di concretizzare il progetto con poco, risveglia anche gli animi più rassegnati.

Così imparare a fare radio diventa semplice, anche tramite il sostegno del nostro portale, ma possedere una web radio di più! Ora che i conduttori, anche i più preparati, vengono messi alla porta senza diritto di replica, dopo aver accumulato anni e anni di esperienza, cosa si fa? Potremmo quindi ipotizzare l’esistenza di un duopolio tra le aziende mediatiche generaliste e quelle di nicchia, specializzate.

Se una volta le emittenti destinate al grande pubblico erano certe di garantirsi tutta la platea d’ascolto, o quasi, adesso spartirsi la torta è inevitabile. Nella variegata offerta digitale e analogica ci sono esperimenti ben riusciti e fortemente sostenuti dal pubblico, “Casa Bertallot” per dirne una, è una radio fatta in casa, un vero e proprio radioshow online. Alessio Bertallot dimostra di cavalcare l’onda dell’innovazione, in barba ai repentini cambi di programma delle aziende per cui ha lavorato. A proposito, ha dichiarato di recente in un’intervista: “Sono molto più al centro dell’attenzione ora che faccio la radio da casa mia che quando la facevo dalla radio nazionale”.

Il caso “Casa Bertallot” è la dimostrazione di come sia possibile crearsi degli spazi per se stessi senza allontanarsi dalla propria nicchia di pubblico, ma soprattutto “proponendo e propinando” il proprio credo. “Fare la radio da casa in diretta online sul web è un modo dove intimo e pubblico si fondono. […] È una radio crossmediale. Indipendente anche nella distribuzione , non solo nei contenuti”, ha detto il conduttore certo della strada intrapresa. Non è un caso se in Italia continuano a moltiplicarsi gli eventi dedicati alle web radio, anzi è indicativo di un latente bisogno legato alla necessità di capire in quale direzione sta andando il nuovo mondo radiofonico.

Alla domanda “se le web radio ricalchino quelle nazionali”, quindi se siano doppioni, la risposta è no. Le web radio, in quanto libere nella forma e nel contenuto, possono dirsi distanti anni luce dalle logiche imposte dai gruppi editoriali vigenti. Il fatto stesso che un ascoltatore possa sostenere economicamente il progetto da casa è indicativo di una indipendenza moderna.

Potranno svilupparsi nuove idee e contenuti per il futuro. Lo spazio offerto dal web, indefinito, sembra essere quello che mancava perché riparta la creatività e l’entusiasmo da sempre destinati al mezzo radiofonico. Bertallot da attento osservatore della realtà torna a parlare di autoralità, e produzione dei programmi radiofonici, perché “non basta aprire un microfono per fare radio”.

 

Articolo a cura di Annalisa Colavito

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